Municipio di Copenaghen

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Municipio di Copenaghen
Københavns Rådhus
La facciata principale
Localizzazione
StatoBandiera della Danimarca Danimarca
LocalitàCopenaghen
IndirizzoRådhusplads
Coordinate55°40′31″N 12°34′13″E / 55.675278°N 12.570278°E55.675278; 12.570278
Informazioni generali
Condizioniin uso
Costruzione1892 - 1905
StileArt Nouveau
UsoSede del Consiglio comunale
Realizzazione
ArchitettoMartin Nyrop
ProprietarioComune di Copenaghen
Municipio di Copenaghen: la torre dell'orologio
Lo stemma della città di Copenaghen nel municipio
Una sala del municipio
La sala principale del municipio

Il Municipio di Copenaghen, in danese: Københavns Rådhus, è la sede del Comune, in stile neorinascimentale, che sorge sulla centrale Rådhusplads ("Piazza del Municipio") di Copenaghen, in Danimarca.

Nell'edificio vengono accolti i capi di stato in visita alla capitale danese.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Prima di insediarsi in questo luogo, il consiglio d'amministrazione del comune di Copenaghen, venne accolto in cinque diversi edifici siti sul Nytorv, la Piazza del Mercato Nuovo[1].

Il primo edificio era in uso dal 1479 e andò distrutto nel grande incendio di Copenaghen del 1728. Subito se ne intraprese la ricostruzione, su disegno di J.C. Ernst e J.C. Krieger, ma riandò in fiamme nell'incendio del 1795.

Un nuovo palazzo comunale venne eretto sul Nytorv non prima del 1815, su progetto di C.F.Hansen. Ospitava sia la sede comunale che quella di giustizia. Oggi questo edificio neoclassico è il Palazzo di Giustizia di Copenaghen.

Sul sito attuale, il municipio odierno, venne costruito tra il 1892 e il 1905 su progetto dell'architetto Martin Nyrop (1849-1921)[2][1][3][4][5][6], che lo concepì in uno stile ibrido romantico-nazionale e ispirato al Palazzo Pubblico di Siena. Per permettere la costruzione del municipio, nel 1888 furono abbattuti un mulino e i bastioni di Gyldenløv.[1]

Nel 1925 furono aperte al pubblico le Civiche collezioni storiche di Copenaghen, allora accolte nel sottotetto. Solo nel 1956 queste collezioni vennero traslate nel nuovo Museo di Copenaghen.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio è in mattoni rossi[2] e combina lo stile di palazzi italiani (in particolare toscani[4]) con elementi dell'architettura medievale danese[2][1][3][4].

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

Torre dell'orologio[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio presenta una torre che, con i suoi 105,6 metri[2][3][4][5][6] di altezza, è una delle torri più alte della città[6].

La torre è fornita di un carillon[1][7], il cui suono viene diffuso ogni giorno dalla radio nazionale danese[7].

I visitatori possono accedervi salendo per 298 gradini.[7]

Statua di Absalon[modifica | modifica wikitesto]

Sopra l'ingresso principale è posta una statua raffigurante il fondatore di Copenaghen, il vescovo Absalon (1128-1201).[2][6]

La statua di Absalon

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Salone principale[modifica | modifica wikitesto]

Al primo piano, si trova il salone principale, a forma rettangolare e con decorazioni in stile italiano.[2]

Busto di Carl Jacobsen all'ultimo piano del municipio di Copenaghen

Orologio mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Nel municipio, è conservato l'orologio mondiale, attivato nel 1955[2], è un'opera di Jens Olsen, che impiegò 27 anni per costruirlo[2].
L'orologio possiede un meccanismo in grado di determinare i calendari dei prossimi 570.000 anni.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Copenhagen Tourist: The City Town Hall
  2. ^ a b c d e f g h i Witkowska, Monika - Hald, Joanna, Danimarca, Dorling Kindersley, London, 2005 - Mondadori, Milano, 2006, p. 74
  3. ^ a b c Den Store Danske: Københavns Rådhus
  4. ^ a b c d AOK: Københavns Rådhus
  5. ^ a b Copenhagen.com: The City Hall Archiviato il 3 settembre 2011 in Internet Archive.
  6. ^ a b c d Copenhagen.unlike: Københavns Rådhus & Gardens Archiviato il 3 dicembre 2008 in Internet Archive.
  7. ^ a b c Witkowska, Monika - Hald, Joanna, op. cit., p. 75

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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